I Miami Heat hanno vissuto una delle più grandi controversie dell’ultima stagione NBA con la partenza di Jimmy Butler. Tuttavia, l’intera situazione avrebbe potuto essere evitata se una promessa fosse stata mantenuta. In un articolo pubblicato questo mercoledì 20 Agosto, il giornalista Barry Jackson, del Miami Herald, ha rivelato che l’agente di Butler, Bernie Lee, aveva assicurato alla dirigenza della franchigia che il giocatore non si sarebbe lamentato pubblicamente del suo contratto nel 2024/2025.
“Bernie Lee aveva promesso a Miami che Butler si sarebbe comportato bene la scorsa stagione e non si sarebbe mai lamentato di non aver ricevuto un’estensione contrattuale”, ha riferito Jackson. “Ciò si è rivelato falso, lasciando gli Heat senza possibilità di trattativa alla scadenza degli scambi. Col senno di poi, gli Heat avrebbero dovuto chiedere quella garanzia direttamente a Butler lo scorso luglio.”
Alla fine, Lee mancò di rispetto alla parola data e Butler iniziò a fare pressioni sulla dirigenza degli Heat per ottenere un nuovo contratto. Senza progressi nelle trattative e con continui scambi di frecciatine con il presidente Pat Riley, l’attaccante alla fine chiese di essere ceduto.
Inizialmente, Miami esitò a cedere il suo giocatore di punta e a un certo punto dichiarò che lo avrebbe mantenuto nel roster. Tuttavia, Jimmy Butler iniziò ad accumulare episodi di indisciplina e sospensioni, rendendo la situazione sempre più insostenibile.
Alla fine, la stella è stata mandata ai Golden State Warriors in un pacchetto che comprendeva Andrew Wiggins, Kyle Anderson, Davion Mitchell e una scelta al primo giro del Draft NBA del 2025.
Secondo Jackson, gli Heat difficilmente avrebbero trovato opzioni di scambio migliori, anche se avessero deciso di tenere il giocatore fino alla fine della stagione. Nonostante sia un sei volte All-Star, nessuna squadra sarebbe disposta a offrire più scelte al primo giro o un accordo più alto di quello offerto da Golden State.
Tuttavia, alcuni dirigenti ritengono che separarsi dal giocatore stella prima dell’inizio della stagione avrebbe evitato gran parte degli attriti interni. Il risultato è stata una stagione segnata dall’instabilità a Miami, conclusasi con un modesto record di 37-45 e un’eliminazione al primo turno dei playoff contro i Cleveland Cavaliers.
Sono un amante del calcio e dello sport in generale, oltre che esperto di dati e statistiche. Scrivo di calcio da quando ho memoria, e condivido consigli di scommessa con chiunque voglia sentirli.
Per saperne di piùCome dico sempre, non scommetto a sensazione o a istinto, ma mi baso sull’analisi di modelli statistici e dati storici delle squadre.
La mia scommessa del cuore? Liverpool – Chelsea 2-2 del 21 Aprile 2013. Ricorderò sempre il cronometro che scorreva, ed il Liverpool che pareggiò al 96esimo. L’esultanza per quella multipla presa è la mia preferita di sempre.